Bertolaso in occasione della presentazione del rapporto “Ecosistema Incendi 2008”, presentato ieri a Roma da Legambiente e dal Dipartimento di Protezione Civile, in vista della campagna di prevenzione di questa estate, ha espresso serie critiche all’amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore rimarcando gravi carenze nel piano per la prevenzione degli incendi. Questo è molto grave se si considera che il comune ha un grandissimo demanio gran parte del quale gravita nell’area del Parco Nazionale della Sila.
Le critiche di Bertolaso, tecnicamente motivate, fanno riferimento all’incendio scoppiato lunedì scorso 7 Luglio all’interno del tessuto urbano che ha dato filo da torcere alla protezione civile intervenuta con ben due elicotteri e un canadair. Bertolaso ha riferito che i mezzi aerei della protezione civile sono arrivati subito sul posto (nei pressi della Caserma dei Carabinieri) ma è mancato il supporto adeguato a terra. Questo malgrado nel grande comune silano siano presenti centinaia di forestali che spesso non si riesce ad impiegare in servizi utili al territorio. La gestione dell’intervento da terra è stata così maldestra ed approssimativa che il fuoco si è ripresentato all’indomani nello stesso punto.
I mezzi aerei della protezione civile, per la mancanza sul posto di bacini comunali predisposti per lo spegnimento degli incendi, hanno attinto dal depuratore dell’Arvo, riportando su, a Serra Cappuccini, quello che le fogne avevano già portato a valle.
Sulla questione è intervenuto il deputato locale del PD Franco Laratta rivoltando la frittata. Ascoltare interi LP di Mina di questi tempi deve avere effetti devastanti sulla lucidità mentale. Laratta ha stigmatizzato l’intervento di Bertolaso colpevole di aver bastonato i suoi amici di merenda lamentando mancanza di coordinamento tra la protezione civile e gli enti territoriali. L’amico Franco deve aver dimenticato il detto popolare dell’asino: è inutile fischiare se la bestia non ha intenzione di bere. E gli amministratori di San Giovanni, impegnati da anni in lotte intestine nello spartirsi la bruschetta, non hanno certo tempo per seguire le direttive della protezione civile tra l’altro a loro aliena.
E poi, a cosa può servire la prevenzione degli incendi? Perché spendere soldi per qualcosa che non ha futuro?
Infatti, se continuerà il disboscamento sistematico della Sila ad opera dell’Ecomafia Comunista (guardare quello che transita sulla 107 per credere), dei boschi in Sila rimarranno solo le fotografie.
E poi non è vero che il comune di San Giovanni in Fiore sia così inefficiente. Forse mancheranno le strutture antincendio ma abbiamo la più grande discarica di monnezza della Calabria. Una discarica che serve, praticamente, l’intera provincia di Cosenza!!!!!!!!!
Luigi Spadafora
10 Luglio 2008