La quercia monumentale dei fratelli Bandiera

La quercia è un albero longevo. Ha una vita media di 200-300 anni. Cresce molto lentamente e può raggiungere i 30 metri di altezza. Il superbo esemplare fotografato, lo abbiamo incontrato nella località Stragola, lungo la vecchia strada che raggiunge San Giovanni in Fiore passando per l’antico ponte della Cona. Si trova un po’ prima del luogo dove è sorto il monumento che ricorda il luogo della cattura dei martiri veneziani e l’uccisione di Tesei e Miller.

quercia della Stragola
La quercia dei fratelli Bandiera

Si tratta di un albero slupato (cupato) che può alloggiare almeno tre persone nella cavità alla sua base. Non conosciamo l’età esatta di questa magnifica pianta ma, sicuramente, nell’ormai lontano giugno del 1844, i fratelli Bandiera e i loro compagni gli sono passati accanto.
quercia fratelli Bandiera

Inaugurazione magazzini Abbazia Florense


Nella serata di ieri, 21 giugno 2019, sono stati inaugurati e aperti al pubblico i Magazzini Badiali dell’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore. Nell’ occasione, Pino Belcastro, sindaco della cittadina silana ha dichiarato:  “E’ da tempo immemore che i magazzini badiali sono chiusi al pubblico. Solo nel 2007 vi sono entrati i tecnici della soprintendenza durante una campagna di scavi, nel corso della quale sono venute alla luce testimonianze architettoniche di un passato antichissimo e risalente addirittura alla fine del VI° secolo”.

Gli scavi del 2007 hanno dimostrato con certezza che esisteva un altro insediamento antecedente a quello costruito dall’Abate Gioacchino. Il luogo ha avuto, quindi, un passato longobardo come si evince dal toponimo Faradomus con cui era conosciuto. E’ molto probabile che nel luogo chiamato Fiore si fosse insediata una fara longobarda costituta da un gruppo di famiglie con lo scopo di colonizzare l’area silana che circonda l’attuale San Giovanni in Fiore.

A tal proposito vanno ricordate altre scoperte che confermano, direttamente o indirettamente, l’ipotesi. Ricordiamo che nel 1933, un gruppo di scalpellini al lavoro, trovò, sulla Serra Grande di Caccuri, un tomba longobarda con un ricco corredo funerario. Un paio di anni fa, dal lago Cecita in secca, oltre ad alcune parti di un elefante preistorico, saltarono fuori le tracce di un’officina longobarda con una tipica arma ancora da rifinire. Nello stesso periodo, il titolare di questo sito, Luigi Spadafora, ha segnalato al sovrintendente per i beni archeologici dott. Pagano, un carico formato da almeno 20 panetti in ferro consegnandogliene uno. Il ferro, di probabile origine medievale, si trova sotto le acque di un lago della Sila.

magazzini abbazia florense

magazzini abbazia florense2

Mario Orsini – Vecchia San Giovanni in Fiore

Mario Orsini – Vecchia San Giovanni  in …. cartolina. – Edizioni LibrAre 2003

Mario Orsini è un appassionato cultore della storia e delle tradizioni silane. Proprietario di una ricca collezione di cartoline di San Giovanni in Fiore, suo paese natale, ha voluto condividerne la struggente bellezza e la valenza storica, pubblicandole in un volume di 143 pagine. Uno scorcio del novecento che scompare incalzato dal terzo millennio. Le vie e i monumenti della cittadina silana per eccellenza, i costumi dei suoi abitanti, i tanti scorci di una Sila dedita all’agricoltura che si muove, nei decenni,  verso la promozione del turismo.

Mario Orsini – Vecchia San Giovanni in .... cartolina. – Edizioni LibrAre 2003
Mario Orsini – Vecchia San Giovanni in …. cartolina. – Edizioni LibrAre 2003

Vaticinia Abate Gioacchino


Una delle edizioni dei Vaticinia, attribuiti all’abate Giocchino da Fiore. Sono riportate quasi tutte le pagine della edizione del testo pubblicata nel 1625. L’edizione originale del libro è del 1589 e fu stampata ed incisa da Girolamo Porro. Porro aveva previsto un’altra edizione con le Ruote dei futuri pontefici nel 1592 ma non la stampò mai.

Ara Fratelli Bandiera e Martiri Cosentini


Cartolina formato piccolo, viaggiata nel 1947, che ritrae l’Ara, dedicata ai Fratelli Bandiera e ai Martiri Cosentini, costruita negli anni trenta nel vallone di Rovito, alla periferia di Cosenza. Il monumento, sorto sul luogo del martirio, sostituisce quello più misero già esistente che era costituito da una piccola colonna spezzata. L’Ara è tuttora esistente ed in ottimo stato di conservazione. I piccoli cipressi che, si notano appena nella cartolina, adesso sono degli alberi imponenti.

Ara ai Fratelli Bandiera e Martiri Cosentini
Ara ai Fratelli Bandiera e Martiri Cosentini

Michele Bianchi – I discorsi Gli scritti – Libreria del Littorio Roma

Edito dalla Libreria del Littorio di Roma, “I discorsi Gli scritti”, è un libro di 428 pagine che raccoglie gli scritti e i discorsi di Michele Bianchi. Il volume, pubblicato alla fine del 1930, dopo la prematura scomparsa del quadrunviro calabrese, ne ricostruisce la vita e il pensiero attraverso i suoi scritti e le sue parole. All’inizio del volume è inserita una foto di Bianchi a pagina intera. E’ la stessa presente sull’opuscolo dell’Estate Silana del 1927. In quest’ultima, però, Michele Bianchi, inserì la dedica “Per l’avvenire della mia Sila” seguita dalla sua firma e dalla data del 21/5/27. La prefazione del libro è di Benito Mussolini, e da questa andiamo a stralciare alcune frasi: “Ma, prima di tutto, l’emozione di rileggere le sue parole, di quasi riudire la sua voce, mi riporta col pensiero a lui, e ai quindici anni di vita e di battaglie insieme trascorsi in uno dei periodi più turbinosi e drammatici che la storia dei popoli civili ricordi. Ecco Michelino, come si può, fra di noi, non chiamarlo ancora così? … Egli è uno dei fondatori del Fascismo, nella oramai veramente leggendaria adunata di Piazza San Sepolcro, il 23 marzo 1919. Successivamente, egli partecipa a tutto lo sviluppo del movimento, dirigendolo, incanalandolo, spingendolo verso le mete supreme, con saggezza politica non disgiunta da audacia rivoluzionaria.”

Michele Bianchi - I discorsi Gli scritti - Libreria del Littorio Roma
Michele Bianchi – I discorsi Gli scritti – Libreria del Littorio Roma

Thea Magliozzi – La Baronessa – Armando Curcio Editore


Un libro di oltre 500 pagine che ha per protagonista la baronessa Anna Maria Marsich, madre dei fratelli Bandiera. Un testo diverso da tutti quelli scritti sulla storia dei martiri veneziani in quanto segue l’evolversi dei fatti storici non attraverso le vicende dei due protagonisti ma quelle delle madre, delineandone con efficacia la personalità attraverso l’interazione con gli avvenimenti. Il volume, edito da Armando Curcio nel 2006, comprende un’appendice documentaria e un dizionario con i profili dei personaggi storici del tempo.

Thea Magliozzi - La Baronessa - Armando Curcio Editore
Thea Magliozzi – La Baronessa – Armando Curcio Editore

Mauro Stramacci – La vera storia dei fratelli Bandiera – Edizioni Mediterranee – Roma


Volume di 168 pagine di Mauro Stramacci che racconta la vita personale e politica dei fratelli Bandiera indagando su punti oscuri e controversi della spedizione in Calabria come il ruolo di Mazzini, il presunto spionaggio degli inglesi, la posizione ambigua dell’Austria. Il libro è stato pubblicato dalle Edizioni Mediterranee nel 1993.

Mauro Stramacci - La vera storia dei fratelli Bandiera - Edizioni Mediterranee - Roma
Mauro Stramacci – La vera storia dei fratelli Bandiera – Edizioni Mediterranee – Roma

Vincenzo Bellagambi – La morte dei fratelli Bandiera e consorti a Cosenza – Libreria Editrice Milano


Libricino di 52 pagine che riporta un dramma storico in cinque atti di Vincenzo Bellagambi. L’opera è dedicata alla tragica fine dei fratelli Bandiera e dei loro compagni fucilati a Cosenza nel vallone di Rovito in seguito alla condanna a morte conseguente la loro sfortunata spedizione in Calabria nel giugno 1844. Il volumetto, edito dalla Libreria Editrice di Milano, termina con una poesia di Cesare Bordiga: “In morte dei fratelli Bandiera”. La data di stampa non viene riportata sul volume ma dovrebbe essere intorno al 1870. La copia nell’archivio presenta un ingiallimento uniforme ed è un discreto esemplare.

Vincenzo Bellagambi - La morte dei fratelli Bandiera e consorti a Cosenza - Libreria Editrice Milano
Vincenzo Bellagambi – La morte dei fratelli Bandiera e consorti a Cosenza – Libreria Editrice Milano

Malaria a Catanzaro: Regio Decreto n. 498 del 29 agosto 1904


All’inizio del 1900 e fino all’epoca fascista, la malaria infestava molte zone pre-silane. Era una piaga che condizionava in modo pesante la vita degli abitanti dei luoghi interessati al triste fenomeno. Grazie alle “bonifiche”, opere di risanamento territoriale avvenute nel Ventennio, la malattia diventò solo un brutto ricordo. In questa copia originale del regio decreto n. 498 del 29 agosto 1904 sono dichiarate agli effetti di legge le zone malariche nella provincia di Catanzaro. Alcune di queste zone sono limitrofe al territorio silano se non appartenenti ad esso: Umbriatico, Simeri Crichi, Melissa, Cropani, Sersale, Taverna, Sellia, Caraffa e lo stesso Catanzaro.

Malaria a Catanzaro: Regio Decreto n. 498 del 29 agosto 1904
Malaria a Catanzaro: Regio Decreto n. 498 del 29 agosto 1904