Non si era ancora spento l’eco del clamore suscitato dalla notizia della alienazione dello storico nome “Silana” che da 60 anni identificava la squadra di calcio di San Giovanni in Fiore, che ne è arrivata un’altra ben più grave notizia.
Infatti, pare, che in base al piano sanitario presentato dal Direttore Generale dell’ASL 5, il tedesco Schael, l’ospedale di San Giovanni in Fiore, si avvia verso una insesorabile chiusura!
Vengono soppressi interi reparti accorpandoli a Crotone, a San Giovanni resterà un Presidio Unico praticamente un buon pronto soccorso! Oltre all’impoverimento dei servizi sanitari, si apre una falla paurosa di carattere economico e viene meno l’ultimo presidio importante dello stato in Sila.
I dirigenti voluti da coloro che, pochi mesi, fa durante l’amministrazione di centro-destra della regione, rivendicavano a gran voce il potenziamneto del mosocomio, vanno, ora, verso una direzione completamente opposta! Vogliamo comunque evitare facili polemiche politiche, sicuramente strerili in quanto, nel grosso centro silano non esiste neanche una opposizione politica e i risultati elettorali hanno una fisionomia bulgara.
Il ridimensionamento drastico dell’ospedale porterà conseguenze devastanti. La popolazione finirà con il diminuire di qualche migliaio di unità e si accentuerà l’esodo dei cittadini iniziato con l’epilogo vergognoso della vicenda della mancata adesione alla provincia di Crotone. Gran parte della popolazione attiva, infatti, non crede più ad uno sviluppo possibile in una città, tra l’altro, indebitata per molti decenni ancora.
San Giovanni in Fiore si avvia a diventare sempre di più una città fantasma, sempre più vuota. Secondo alcuni, fallisce per i prossimi secoli, il tentativo stesso di urbanizzare l’Altopiano!